L’ospedale di Chacas nasce dal sogno di aiutare la povera gente che vive sulle Ande del Perù. Ai piedi di queste cime bellissime, innevate e di oltre i 5-6000 metri, vive una popolazione numerosa in condizioni di estrema povertà. Questa gente vive per lo più dei frutti del proprio campo: nella precarietà delle stagioni e del raccolto, spesso soffrendo la fame. In una vita come questa i problemi di salute sono sinonimo di tragedia: vengono a mancare braccia per lavorare, e chi resta a disposizione per zappare ha poco tempo da dedicare al malato che spesso viene lasciato a se stesso. La situazione diventa ancor più disperata perché la sanità peruviana è a pagamento: visite, medicine, esami, ricovero…. e poi, come spostarsi? Gli ospedali più grossi distano da Chacas diverse ore di strada, spesso su percorsi sterrati che nella stagione della pioggia sono fangosi e impraticabili, anche per le frane. Gli ambulatori infermieristici presenti sul territorio, che dovrebbero dare le prime cure, sono spesso sguarniti, carenti d’igiene e di personale. Padre Ugo de Censi, sacerdote salesiano fondatore dell'Operazione Mato Grosso, parroco di Chacas dal 1976, di fronte al dramma della salute sognò per i suoi poveri campesinos un bell’ospedale, dove potessero essere curati gratuitamente e con amore. Nel 1994 venne inaugurato l’HOSPITAL MAMA ASHU, in onore alla patrona di Chacas, la Vergine Assunta. L’ospedale è sempre stato portato avanti grazie alla presenza di medici italiani che a proprie spese si recano a Chacas e mettono a disposizione le loro competenze e professionalità per curare gratuitamente i più poveri. È chiaro che i padroni sono loro: I POVERI!!! - spesso vengono da lontano, per loro è l’unico presidio a cui possono rivolgersi ed è quindi difficile mettere orari, inoltre la routine è continuamente interrotta dalle emergenze; - nel corso della giornata ogni medico esegue sia le visite ambulatoriali che di reparto senza distinzione di ruoli, e ognuno arricchisce l’equipe con le proprie competenze specifiche; - i poveri impongono di vivere la propria professione anche come una vocazione: regalando di cuore tempo e fatiche agli ammalati. Per curarli al meglio è fondamentale cercare di capire alcune cose della loro vita che a volte, per il nostro modo di vivere, ci risultano incomprensibili. Col passare degli anni il carico lavorativo aumenta: sono sempre di più i malati che si rivolgono a Chacas, ora provenienti anche da Lima con la speranza di qualcuno che possa accoglierli. La parola d’ordine in questo ospedale “da ricchi per i poveri” è GRATUITA’!